Perché le maschere si appannano?

Negli ultimi vent’anni, con l’utilizzo del silicone liquido al posto della gomma, per produrre i facciali delle maschere, il problema dell’appannamento é aumentato considerevolmente.


Per riuscire a stampare il silicone a certe temperature (oltre 150°), è infatti necessario aggiungere alla materia prima degli olii siliconici che però, durante lo stampaggio e successivo raffreddamento, trasmigrano dal facciale e formano una sorta di film sulle lenti in vetro, provocandone l’appannamento.

Perché alcuni modelli di maschere si appannano più di altri?

Dipende dal tipo di silicone liquido utilizzato (ne esistono diversi tipi prodotti da molteplici aziende nel mondo) e dalla percentuale di olii siliconici contenuti, che influiscono sulla capacità di appannamento.

Inoltre le maschere dove il facciale in silicone viene stampato sopra la fascetta porta lenti (come le maschere di ultima generazione, dove la lente appare “integrata” nella gonnella in silicone) sono maggiormente interessate dalla migrazione oli siliconici sulle lenti piuttosto che le maschere assemblate meccanicamente e cioè con facciale silicone stampato separatamente dalle lenti.


Perché, anche nel caso di maschere dello stesso modello, alcune si appannano più di altre?

La migrazione post stampaggio di olii siliconici non è costante nello stesso lotto di produzione, perciò può capitare che in alcune maschere si abbia una migrazione più elevata che in altre nello stesso lasso di tempo

Come si è affrontato il problema fino ad oggi?

  • Usando prodotti chimici antiappannanti, che non risolvono il problema degli olii siliconici, ma possono essere utili per evitare le altre cause di appannamento.
  • Bruciando con un accendino le lenti delle maschere nuove. Questa operazione perà è molto rischiosa, il calore può sciogliere o rovinare le parti siliconiche e/o le parti plastiche della maschera.
  • Usando detersivi o prodotti sgrassanti di vario genere (ad esempio i dentifrici) che però, se utilizzati in quantità eccessiva o a contatto con la maschera per troppo tempo, possono danneggiare irreparabilmente le parti plastiche.
  • Mettendo la maschera in lavatrice o lavastoviglie, ma sempre con il rischio di rovinare maschera o lenti.
  • Trattandola con una miscela di Coca Cola e acqua. Questo metodo è più pericoloso dell’utilizzo di detersivi e prodotti sgrassanti, a causa della capacità nel tempo di corrodere e distruggere materiali ben più resistenti delle pastiche e dei siliconi.


Spesso questi metodi vengono abbinati tra di loro. A volte, risolvono il problema, ma spesso anche se ci riescono senza causare danni, non è una soluzione definitiva.

Una soluzione efficace

Abbiamo provato la soluzione proposta da C4 Srl, azienda specializzata nella produzione di attrezzature subacquee che insieme alla Real Chimica Srl, azienda leader mondiale nella produzione e vendita di prodotti per la pulizia, tra i quali il famoso Chanteclair, che ha sviluppato due prodotti specifici, in grado di risolvere il problema dell’appannamento.

Il primo prodotto, l’Absolute Cleaner si è rivelato un prodotto specifico veramente efficace, in grado di pulire e rimuovere gli olii siliconici dalle lenti in vetro di maschere nuove o usate, senza danneggiare lenti o silicone. Attenzione, non deve essere usato sulle lenti in policarbonato.

Il secondo è l’Extreme Antifog, un anti appannante molto efficace e con un risultato duraturo, per maschere e occhialini con lenti in vetro o in policarbonato, per prevenire i problemi di appannamento dovuti ad altre cause tra, quali l’utilizzo di creme (in particolare creme solari)  e gli sbalzi di temperatura tra viso e acqua, che causano un appannamento più frequente in piscina che in mare.



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